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XENSERVER SNAPSHOT

Febbraio 24, 2016

Iniziando ad utilizzare XenServer è nata l’esigenza dei backup…

Essendo un sistema di Server virtuali la cosa dovrebbe essere semplice.. ma gratis non c’è nulla 😉 così, girovagando per la rete e modificando un po di cosette mi sono fatto un sistema di schedulazione di snapshot automatici con conseguente backup :).

Iniziamo:

  1. Creare uno share NFS dove scaricare i dati degli snapshot. (in questo pdf potete vedere come farlo per una NAS QNAP
  2. Fatto questo è necessario aggiungere queste info allo XENSERVER
    1. Apriamo la nostra console XEN andiamo nel menu Storage e scegliamo la voce new SR
    2. Scegliamo la voce NFS VHD
    3. Diamo un nome al nostro SR
    4. indichiamo il percorso della nostra share NSF e clicchiamo su SCAN
      NSF
    5. Clicchiamo sul tasto finish
  3. A questo punto è necessario recuperare l’UUID dello share appena creato (Cliccando sull’SR appena creato si vede il codice che ci serve):
    Capture
  4. Ora è necessario aggiungere dei customfield ai server che vogliamo backuppare:
    1. Clicchiamo sul server sul quale vogliamo aggiungere i custom field e, agendo sul pulsante properties, ci portiamo nella sezione Custom Filed dove andiamo a creare due valori (entrambi di tipo text). I due valori sono “backup” e “retain”.
    2. Specificare per il customfield “backup” uno dei seguenti valori:
      1. “daily” se si desidera che il backup avvenga giornalmente
      2. “weekly” se si desidera che il backup avvenga settimanalmente (in questo caso il backup verrà effettuato ogni domenica)
      3. “monthly” se si desidera che il backup avvenga mensilmente (in questo caso il backup verrà eseguito ogni prima domenica del mese)
      4. Alla fine dovreste avere una cosa simile:
        customfield
    3. A questo punto la configurazione è terminata ed è necessario copiare lo script del backup sul server XEN. Lo script è recuperabile da qui .
    4. Una volta scaricato lo script è necessario modificarlo per indicare quale UUID il sistema deve utilizzare per il backup. A tal fine è necessario editare lo script (riga 29) e inserire l’UUID recuperato al punto 3 :
      “DEST_SR=a9e87cb8-0c94-ef1f-3a37-1afebcbf0a3a“
    5. Salvare lo script e copiarlo sullo XENServer nella posizione /usr/local/bin
    6. Per copiare lo script dovete condividere uno share sullo xenserver (
    7. A questo punto è possibile provare lo script. Dalla console XEN digitare:
      “cd /usr/local/bin” per posizionarsi nel percorso che contiene lo script
      “./snapback.sh” per lanciare lo script
    8. Se è tutto ok nella share NFS di destinazione vedrete il file di backup.
    9. Ultima cosa da fare è schedulare il backup. Per farlo è sufficiente utilizzare il cron (vedi post Crontab)

 

LINUX CRONTAB

Febbraio 24, 2016

Il comando crontab serve per schedulare dei job a livello di sistema operativo con Linux. La sintassi è composta da diverse opzioni:

L’opzione list

Con l’opzione list possiamo vedere il contenuto attuale del nostro crontab. L’utilizzo è questo:

crontab -l

L’opzione remove

Specificando l’opzione remove andremo ad eliminare tutte le operazioni pianificate eventualmente impostate. Così:

crontab -r

L’opzione edit

Con edit possiamo inserire, modificare o eliminare operazioni pianificate dal nostro crontab. Il comando da utilizzare è questo:

crontab -e

Così facendo si aprirà automaticamente il nostro editor di testo predefinito con il quale è possibile iniziare a scrivere le regole del job.

Definire le singole operazioni all’interno del crontab

All’interno del nostro crontab possiamo inserire quante operazioni desideriamo. Ogni operazione (job) deve contenere necessariamente l’orario e la data di esecuzione nonché, ovviamente, l’indicazione del comando che si desidera eseguire. Per inserire più operazioni è sufficiente andare a capo (ogni operazione occupa una riga).

Per comprendere meglio la sintassi delle operazioni pianificate vediamo un primo semplice esempio:

00 00 * * * /usr/bin/updatedb

Nell’operazione specificata qui sopra abbiamo detto al nostro demone cron di eseguire il comando “updatedb” (specificandone il percorso assoluto) tutti i giorni al minuto 00 dell’ora 00, quindi a mezzanotte esatta.

Prima dell’indicazione del comando da eseguire vanno inseriti nell’ordine (da sinistra verso destra):

  • minuto
  • ora
  • giorno del mese
  • mese
  • giorno della settimana

L’utilizzo dell’asterisco (*) significa “tutti”. Se quindi lo utilizziamo al posto del giorno del mese, ad esempio, il comando verrà eseguito tutti i giorni del mese.

Inserire commenti all’interno del crontab

E’ anche possibile aggiungere dei commenti all’interno del crontab per inserire annotazioni utili per successive modifiche o implementazioni relative ai vari cronjob. L’inserimento di commenti è molto semplice: è sufficiente inserire una linea di testo il cui primo carattere corrisponde ad un cancelletto (#).

Vediamo un esempio:

# imposto un backup giornaliero
@daily /usr/bin/backup

Esiste un utilissimo sito dove creare i crontab

Mount CFIS XENSERVER

Febbraio 22, 2016

Ecco come fare il “mount” di uno share di rete su Linux

  1. Accedi allo XenServer come root (dal terminale su root)
  2. Creare una cartella dove caricare il contenuto del mount:
    Esempio: # mkdir /share (crea una cartella chiamata share sotto / )
  3. Utilizzare questo comando per creare la connesisone
    # mount -t cifs //server/share -o username=UserName,password=myPassword /share
  4. Verificare se la share è “montata”
    # mount
  5. Visualizza il contenuto della share
    #cd /share
    #     ls -l
  6. Se volessi “smontare” lo share è sufficiente scrivere:
    # umount -f //server/share

 

Postgresql su Ubuntu

Febbraio 10, 2016

Vuoi installare Postgres su Ubuntu? Segui questi semplici passi!

Aprire il terminale e digitare

“sudo apt-get install postgresql”

Questo installerà i binari su ubuntu. A questo punto è necessario creare un utentecon accesso a postgres:

“sudo -u postgres psql postgres”

Qui andiamo a modificare la password di accesso al database, tramite il comando

” \password postgres”

Questo basta e avanza per lavorare in locale. Se invece vogliamo abilitare il collegamento al database da macchine diverse (sia in LAN che in WAN), dovremo editare il file di configurazione, ad esempio

” cd /etc/postgresql/9.3/main”

Editiamo il file di configurazione:

” sudo gedit postgresql.conf”

e cercare la riga

#listen_addresses = ‘localhost’

Che cambiamo come segue

listen_addresses = ‘*’

Questo per poter lavorare qualsiasi sia la tipologia di IP assegnata al server. A questo punto dobbiamo anche specificare da quali reti accetteremo connessioni. Sempre nella cartella main di postgreSQL (/etc/postgresql/9.3/main) editiamo il file gedit pg_hba.conf

“sudo gedit pg_hba.conf”

E cerchiamo la riga

# IPv4 local connections:

host all all 127.0.0.1/32 md5

Qui indichiamo le sottoreti che possono accedere al nostro database server. Per includere anche una LAN del tipo 192.168.1.x aggiungeremo una riga del tipo (submask inclusa):

# IPv4 local connections:

host all all 127.0.0.1/32 md5

host all all 192.168.1.0/16 md5

Adesso possiamo finalmente far ripartire il server, eseguendo

sudo service postgresql restart

e collegarci al DB scegliendo un qualsiasi client visuale, come ad esempio pgAdmin.

Abilitare ssh su ubuntu

Febbraio 2, 2016

Utilizzare l’SSH è decisamente importante… vediamo come abilitarlo su ubuntu 🙂

  1. installare il package openssh-server . Da terminale digitare “sudo apt-get install openssh-server”
  2. Eventualmente verificare la porta sulla quale “ascolta” ssh (default 22) editando il file di configurazione. Da terminale digitare sudo “gedit /etc/ssh/sshd_config”

Adesso l’ssh è abilitato :).

Su wuindows si può usare putty per provare a collegarsi 😉

 

trovare il nome dell’applicativo da lanciare via terminale

Febbraio 1, 2016

Spesso capita di dover far partire un applicatvo da temrinale ma non sappiamo il nome per lanciarlo.

Ecco la soluzione: da terminale lanciare il seguente coando:

dpkg -l | grep “parte del nomne dell’applicativo”

Questo comando mostra un elenco con le informazioni dell’applicativo che si può utilizzare.

Es. supponiamo di non sapere come lanciare pgadmin da terminale digitiamo: “dpkg -l | grep “pgad”

Sullo schermo comparirà:

dpkg -l | grep “pgadmin”
ii  pgadmin3                                              1.18.1-2                                            amd64        graphical administration tool for PostgreSQL
ii  pgadmin3-data                                         1.18.1-2                                            all          graphical administration tool for Pos

 

Sapendo quindi che possimao scrivere: sudo pgadmin3 per lanciare il nostro applicativo 🙂

Aprire FIlemanager come root

Gennaio 28, 2016

Sembra una banalità , ma a volte è necessario utilizzare l’interfaccia grafica di Linux per accedere più facilmente ai dati presenti sul proprio disco fisso con i diritti di root.

Come fare allora ad aprire il filemanager di Linux con i diritti di root?
Semplice:

  1. Accedi al terminale
  2. digita “sudo nautilus”
  3. Inserisci la password di root

Ed il gioco è fatto 🙂

Ovviamente se vuoi lanciare qualsiasi programma con i diritti di root è sufficiente sostituire nautilus con il nome dell’applicativo che ti serve utilizzare