Category: Networking

Windows rejoin al dominio

Settembre 1, 2021

Ciao!
Mi è capitato che un cliente avesse un problema di join al dominio dopo l’aggiornamento di windows.

Accedendo al pc, dopo aver inserito user e password, il sistema restituiva un messaggio di errore “La relazione di trust tra questa workstation e il dominio primario non è riuscita”… Dopo un po di prove la soluzione è stata questa:

  • Fare la login al pc staccando il cavo di rete. In questo modo il pc usa le credenziali in cache per accedere al PC…
  • Una volta fatto questo è necessario aprire come amministratore powershell e digitare il seguente comando:
    Test-ComputerSecureChannel -Credential (Get-Credential) -Verbose -Repair

Se avete scritto correttamente vi comparirà una finestra di login del server nel quale inserire le vostre credenziali. Inserendole correttamente il pc verrà nuovamente inserito nel dominio!

A questo punto riavviate e il gioco è fatto 😉

POWERSHELL Cambio password AD

Settembre 17, 2020

Ciao a tutti!
In questi giorni ho dovuto risolvere un problema apparentemente semplice che però si è rivelato più complesso del previsto.

Il problema è piuttosto semplice: ho dei pc che non sono in AD ma che usano le credenziali di AD per autenticarsi ad alcuni servizi. Da GDPR gli utenti devono poter cambiare la password ogni 30 giorni.

Ho provato ad installare i servizi di accesso remoto che permetterebbero agli utenti di cambiare la password tramite un sito web, ma purtroppo l’installazione dei servizi non è andata a buon fine (il mio server AD è anche un server TFS e questo potrebbe aver contribuito al problema).

Detto ciò ho provato ad utilizzare un programma opensource passcore installato su Docker (sarebbe stato fighissimo) ma ho avuto un problema anche con questa soluzione (ho aperto anche una segnalazione agli sviluppatori – https://github.com/unosquare/passcore/issues/592)

Alla fine ho trovato questo script che funziona molto bene :).

Prima di utilizzare lo script è necessario installare il modulo PSSharedGoods. Per farlo è sufficiente aprire una sessione powershell come amministratore e digitare il seguente comando:
Install-Module PSSharedGoods -Force

Nel caso in cui doveste ricevere questo errore al momento dell’installazione del modulo:

install-module : The ‘install-module’ command was found in the module ‘PowerShellGet’, but the module could not be
loaded. For more information, run ‘Import-Module PowerShellGet’.
At line:1 char:1
+ install-module
+ ~~~~~~~~~~~~~~
+ CategoryInfo : ObjectNotFound: (install-module:String) [], CommandNotFoundException

Sarà necessario lanciare prima questo comando: Set-ExecutionPolicy Unrestricted


Una volta installato il modulo è possibile utilizzarlo scrivendo semplicemente Set-PasswordRemotely

Una volta lanciato il comando verrà richiesto il nome utente di AD, la vecchia password, la nuova password e il dominio AD di riferimento.

Io ho trovato questa soluzione molto funzionale e semplice anche se spero sempre di utilizare passcore su docker 😉

Byez

ERROR: ORA-28040: No matching authentication protocol

Febbraio 21, 2019

Ciao a tutti!
Avete iniziato ad installare Oracle 18? Bravi!
Avete installato tutto ma al primo collegamento con un client 11 vi viene restituito questo errore?
Allora siete nel posto giusto!

Questo errore viene restituito in quanto il nuovo server Oracle di default accetta connessioni solo da Client 12 o superiore.
Se però volete connettervi con il vostro client 11 nessun problema, basta seguire questi pochi e semplici passi:
– Posizionarsi sul server nella cartella $ORACLE_HOME/network/admin e editare il file sqlnet.ora e aggiungere queste due righe (se il file non esiste potete trovare una copia nella cartella samples sotto $ORACLE_HOME/network/admin/samples:

# questa stringa abilita il server ad accettare richieste da un server 11
SQLNET.ALLOWED_LOGON_VERSION_SERVER=11

# questa stringa abilita il server ad accettare richieste da un client 11
SQLNET.ALLOWED_LOGON_VERSION_CLIENT=11

Una volta salvato il file la connessione da client 11 avverrà correttamente.

Alla prossima!

Windows File-History da un pc ad un altro

Dicembre 12, 2017

Ciao a tutti!

Oggi mi è capitato di dover recuperare dei dati dal file-history.

Il problema è nato dal fatto che ho dovuto formattare il pc e quindi il DB del file-history non era allineato (ho anche cambiato nome pc).

All’inizio pensavo che sarebbe bastato configurare il file-history scegliendo l’opzione collegati ad un vecchio backup:

figura

ma purtroppo la cosa non è stata sufficiente…

Allora, armato di pazienza, sono andato a vedere cosa Windows scriveva per permettere la sincronizzazione dei file e mi sono accorto che nella cartella del file-history sul disco di backup, c’è una cartella che si chiama Configuration con all’interno 2 file importanti :):

  • Config1.xml
  • Catalog1.edb

Il file Config1.xml contiene la configurazione del file-history mentre il file Catalog1.edb è probabilmente il DB che mantiene le informazioni di sincronizzazione.

Detto questo, ho configurato il nuovo PC (chiamiamolo PCN mentre quello vecchio lo chiamimao PCO) con un File-History nuovo, in modo che venga creato il file di configurazione nuovo :).

Fatto questo ho stoppato il file-history, ho copiato i file config1.xml e catalog1.edb dal vecchio disco e li ho incollati nella cartella configuration del nuovo disco di bakup.

A questo punto, usando notepad++ ho editato il file config1.xml e ho fatto il replace del percorso del file da backuppare da PCO con quelli nuovi presenti in PCN, riavviato il file-hystory e mi sono ritrovato tutti i miei dati senza fare troppa fatica!!!!

A presto!

Tor Browser – cambiare paese/IP

Gennaio 12, 2017

Ciao, qualcuno di voi conoscerà Tor.

Tor è un progetto Opensource che permette la comunicazione anonima su Internet basato sulla seconda generazione del protocollo di rete di onion routing. Tramite l’utilizzo di Tor è molto più difficile tracciare l’attività Internet dell’utente; difatti l’uso di Tor è finalizzato a proteggere la privacy degli utenti, la loro libertà e la possibilità di condurre delle comunicazioni confidenziali senza che vengano monitorate.

Detto questo è possibile utilizzare TOR anche per simulare l’apertura di un sito da un paese specifico(questo potrebbe servire per provare a vedere se il sito  in questione è fruibile anche da altri paesi diversi dal tuo).

Ecco un esempio di come TOR maschera il tuo paese (in questo caso utilizzo un ip Ceco):

tor1

Supponiamo adesso di voler “forzare” TOR ad utilizzare un IP francese..

Posizionarsi nella cartella APP\Tor Browser\Browser\TorBrowser\Data\Tor dove APP rappresenta il percorso di installazione del browser TOR.

Chiudere il browser TOR. Aprire con notepad il file torrc-defaults ed aggiungere in fondo al file la seguente stringa:

# Change country proxy
ExitNodes {FR}

tor2

A questo punto riaprendo TOS noterete che l’IP utilizzato sarà quello proveniente dalla Francia:

tor3

 

Ciao!

Installare Cisco VPN Client su Windows 10

Giugno 1, 2016

Ufficialmente Windows 10 non supporta il client cisco.
Esiste però un workaround per permettere l’installazione di questo sftware.

Recuperare i seguenti software prima di procedere:

  1. Client Cisco io ho testato la versione 5.0.07.0290 64Bit
  2. Un DNE (Deterministic Network) Io ho usato quello di SonicWall (scegliete quello giusto in base al client cisco che installate – nel mio caso quello a 64Bit)
  3. Un po di dimestichezza con il registro di configurazione

Procediamo 🙂

Installate prima il DNE facendo attenzione ad utilizzare quello a 64 bit se poi installerete il client Cisco a 64bit.
Terminata l’installazione procedete con l’installazione del client Cisco lanciando il file vpnclient_setup.msi (non lanciate l’exe perchè Windows non vi permetterà di procedere con l’installazione).

Terminata l’installazione del client, lanciare l’editor di registro e navigare fino alla chiave

HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\CVirtA

quindi modificare il valore di “display name” eliminando il testo “@oem8.ifn,%CVirtA_Desc%;” e lasciando tutto quello che viene dopo il punto e virgola, quindi

“Cisco Systems VPN Adapter” per i sistemi a 32 bit o

“Cisco Systems VPN Adapter for 64-bit Windows” per i sistemi a 64 bit.

A questo punto riavviare il pc.

 

XENSERVER SNAPSHOT

Febbraio 24, 2016

Iniziando ad utilizzare XenServer è nata l’esigenza dei backup…

Essendo un sistema di Server virtuali la cosa dovrebbe essere semplice.. ma gratis non c’è nulla 😉 così, girovagando per la rete e modificando un po di cosette mi sono fatto un sistema di schedulazione di snapshot automatici con conseguente backup :).

Iniziamo:

  1. Creare uno share NFS dove scaricare i dati degli snapshot. (in questo pdf potete vedere come farlo per una NAS QNAP
  2. Fatto questo è necessario aggiungere queste info allo XENSERVER
    1. Apriamo la nostra console XEN andiamo nel menu Storage e scegliamo la voce new SR
    2. Scegliamo la voce NFS VHD
    3. Diamo un nome al nostro SR
    4. indichiamo il percorso della nostra share NSF e clicchiamo su SCAN
      NSF
    5. Clicchiamo sul tasto finish
  3. A questo punto è necessario recuperare l’UUID dello share appena creato (Cliccando sull’SR appena creato si vede il codice che ci serve):
    Capture
  4. Ora è necessario aggiungere dei customfield ai server che vogliamo backuppare:
    1. Clicchiamo sul server sul quale vogliamo aggiungere i custom field e, agendo sul pulsante properties, ci portiamo nella sezione Custom Filed dove andiamo a creare due valori (entrambi di tipo text). I due valori sono “backup” e “retain”.
    2. Specificare per il customfield “backup” uno dei seguenti valori:
      1. “daily” se si desidera che il backup avvenga giornalmente
      2. “weekly” se si desidera che il backup avvenga settimanalmente (in questo caso il backup verrà effettuato ogni domenica)
      3. “monthly” se si desidera che il backup avvenga mensilmente (in questo caso il backup verrà eseguito ogni prima domenica del mese)
      4. Alla fine dovreste avere una cosa simile:
        customfield
    3. A questo punto la configurazione è terminata ed è necessario copiare lo script del backup sul server XEN. Lo script è recuperabile da qui .
    4. Una volta scaricato lo script è necessario modificarlo per indicare quale UUID il sistema deve utilizzare per il backup. A tal fine è necessario editare lo script (riga 29) e inserire l’UUID recuperato al punto 3 :
      “DEST_SR=a9e87cb8-0c94-ef1f-3a37-1afebcbf0a3a“
    5. Salvare lo script e copiarlo sullo XENServer nella posizione /usr/local/bin
    6. Per copiare lo script dovete condividere uno share sullo xenserver (
    7. A questo punto è possibile provare lo script. Dalla console XEN digitare:
      “cd /usr/local/bin” per posizionarsi nel percorso che contiene lo script
      “./snapback.sh” per lanciare lo script
    8. Se è tutto ok nella share NFS di destinazione vedrete il file di backup.
    9. Ultima cosa da fare è schedulare il backup. Per farlo è sufficiente utilizzare il cron (vedi post Crontab)

 

LINUX CRONTAB

Febbraio 24, 2016

Il comando crontab serve per schedulare dei job a livello di sistema operativo con Linux. La sintassi è composta da diverse opzioni:

L’opzione list

Con l’opzione list possiamo vedere il contenuto attuale del nostro crontab. L’utilizzo è questo:

crontab -l

L’opzione remove

Specificando l’opzione remove andremo ad eliminare tutte le operazioni pianificate eventualmente impostate. Così:

crontab -r

L’opzione edit

Con edit possiamo inserire, modificare o eliminare operazioni pianificate dal nostro crontab. Il comando da utilizzare è questo:

crontab -e

Così facendo si aprirà automaticamente il nostro editor di testo predefinito con il quale è possibile iniziare a scrivere le regole del job.

Definire le singole operazioni all’interno del crontab

All’interno del nostro crontab possiamo inserire quante operazioni desideriamo. Ogni operazione (job) deve contenere necessariamente l’orario e la data di esecuzione nonché, ovviamente, l’indicazione del comando che si desidera eseguire. Per inserire più operazioni è sufficiente andare a capo (ogni operazione occupa una riga).

Per comprendere meglio la sintassi delle operazioni pianificate vediamo un primo semplice esempio:

00 00 * * * /usr/bin/updatedb

Nell’operazione specificata qui sopra abbiamo detto al nostro demone cron di eseguire il comando “updatedb” (specificandone il percorso assoluto) tutti i giorni al minuto 00 dell’ora 00, quindi a mezzanotte esatta.

Prima dell’indicazione del comando da eseguire vanno inseriti nell’ordine (da sinistra verso destra):

  • minuto
  • ora
  • giorno del mese
  • mese
  • giorno della settimana

L’utilizzo dell’asterisco (*) significa “tutti”. Se quindi lo utilizziamo al posto del giorno del mese, ad esempio, il comando verrà eseguito tutti i giorni del mese.

Inserire commenti all’interno del crontab

E’ anche possibile aggiungere dei commenti all’interno del crontab per inserire annotazioni utili per successive modifiche o implementazioni relative ai vari cronjob. L’inserimento di commenti è molto semplice: è sufficiente inserire una linea di testo il cui primo carattere corrisponde ad un cancelletto (#).

Vediamo un esempio:

# imposto un backup giornaliero
@daily /usr/bin/backup

Esiste un utilissimo sito dove creare i crontab

Mount CFIS XENSERVER

Febbraio 22, 2016

Ecco come fare il “mount” di uno share di rete su Linux

  1. Accedi allo XenServer come root (dal terminale su root)
  2. Creare una cartella dove caricare il contenuto del mount:
    Esempio: # mkdir /share (crea una cartella chiamata share sotto / )
  3. Utilizzare questo comando per creare la connesisone
    # mount -t cifs //server/share -o username=UserName,password=myPassword /share
  4. Verificare se la share è “montata”
    # mount
  5. Visualizza il contenuto della share
    #cd /share
    #     ls -l
  6. Se volessi “smontare” lo share è sufficiente scrivere:
    # umount -f //server/share

 

Postgresql su Ubuntu

Febbraio 10, 2016

Vuoi installare Postgres su Ubuntu? Segui questi semplici passi!

Aprire il terminale e digitare

“sudo apt-get install postgresql”

Questo installerà i binari su ubuntu. A questo punto è necessario creare un utentecon accesso a postgres:

“sudo -u postgres psql postgres”

Qui andiamo a modificare la password di accesso al database, tramite il comando

” \password postgres”

Questo basta e avanza per lavorare in locale. Se invece vogliamo abilitare il collegamento al database da macchine diverse (sia in LAN che in WAN), dovremo editare il file di configurazione, ad esempio

” cd /etc/postgresql/9.3/main”

Editiamo il file di configurazione:

” sudo gedit postgresql.conf”

e cercare la riga

#listen_addresses = ‘localhost’

Che cambiamo come segue

listen_addresses = ‘*’

Questo per poter lavorare qualsiasi sia la tipologia di IP assegnata al server. A questo punto dobbiamo anche specificare da quali reti accetteremo connessioni. Sempre nella cartella main di postgreSQL (/etc/postgresql/9.3/main) editiamo il file gedit pg_hba.conf

“sudo gedit pg_hba.conf”

E cerchiamo la riga

# IPv4 local connections:

host all all 127.0.0.1/32 md5

Qui indichiamo le sottoreti che possono accedere al nostro database server. Per includere anche una LAN del tipo 192.168.1.x aggiungeremo una riga del tipo (submask inclusa):

# IPv4 local connections:

host all all 127.0.0.1/32 md5

host all all 192.168.1.0/16 md5

Adesso possiamo finalmente far ripartire il server, eseguendo

sudo service postgresql restart

e collegarci al DB scegliendo un qualsiasi client visuale, come ad esempio pgAdmin.

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